Fiera di S.Rocchino

Cinquale, fiera di S.Rocchino.
C’è un’età alla quale è sempre lecito emozionarsi per i fuochi d’artificio, fantasticare sulle cose della vita, raccontarsi sogni e speranze, entusiasmarsi per cose ben più grandi di noi.
Poi viene un’età alla quale, come per controbilanciare, ci si entusiasma per le piccole cose, si apprezzano momenti brevissimi e certi minuscoli particolari fanno la felicità di una sera.
Come scattare una certa foto, con una pellicola da neanche due euro a cui nessuno darebbe una lira, la macchina appoggiata sui sandali, i piedi nella sabbia fresca, un tempo di posa improbabilmente lungo.
Ecco.
La gioia di prendere in mano il negativo e constatare che lo scatto c’è.
Buona fortuna, bimbe.
Vi aspettano grandi sogni e piccole cose di cui essere felici.

Ma p’tite Marseille, encore

Ancora una volta.
Piombino come Marsiglia, l’ovvietà del vivere popolare, l’arrangiarsi.
Accontentarsi di una giornata di sole.
Quantomeno serve a far asciugare il bucato, sempre che non tiri lo scirocco e non faccia in modo che l’umido e il puzzo della fabbrica si attacchino alla biancheria e lo spolverino renda tutti i colori uniformemente grigiastri.
Che tanto, ormai, siamo noi a essere così: grigiastri, umidi e fumosi; altro che biancheria.
Ma c’è il sole, oggi.
E’ primavera.
Anche qui, nella mia piccola Marsiglia.
p.s.: dopo questo scatto la YasicaMat m’è caduta sull’asfalto da un metro e mezzo d’altezza; si è piegata la placchetta frontale, si è aperto a libro il pozzetto, ma tutto continua a funzionare perfettamente, nonostante la rottura di un piccolo perno che riparerò presto.
Mi domando che sarebbe successo a una moderna performantissima reflex digitale.
Tzé.
Shot on FujiFilm Provia 400X, YashicaMat