Una ryoba nuova

La storia è questa: avevo una ryoba che un giorno, inceppandosi e svergolando, si è incrinata e spezzata sulla coda.
Avevo anche un bel bastone da montagna, d’olivo, solido, che improvvisamente si è spezzato spostando delle frasche perché dei tarli maledetti l’hanno mangiato in maniera quasi invisibile a metà lunghezza, per cui col mio buon Leatherman ho segato sul sentiero il pezzo buono lasciando nel bosco quello sciupato.
La lama di ricambio della ryoba costa trenta euro.
La ryoba nuova costa trenta euro.
Riparare la ryoba col moncone d’olivo del bastone da passeggio, due fori ben fatti, due viti inox e due dadi autobloccanti costa cinquanta centesimi.
Più il lavoro, ovviamente.
La differenza tra un approccio consumistico e uno ecologico vale ventinove euro e cinquanta, la manualità acquisita, un attrezzo a cui voler bene e una sensazione di felicità che nessun negozio online saprà mai darti.
Non ricomprate i vostri oggetti, imparate a ripararli.
Poi, insegnate ai vostri figli a ripararli.