Relax

Tra i miei concetti di relax c’è questo; un platano, prato asciutto su cui sedersi, la linea del tronco che si raccorda col terreno e ti permette di stare appoggiato comodamente, a metà mattinata, dopo un caffè corretto sambuca (al vetro) e una sfoglia al riso, con una rondella di kentucky in una buona pipa e l’arietta che ti salva dall’afa. Alzi gli occhi in alto e vedi questo. Rami, foglie, la certezza di qualche minuto in santa pace.
Lo pensavo prima, che ne ero distante, l’ho pensato da adulto e professionista, da lavoratore “di fatica” e continuo a pensarlo ora che da un anno lo sono anche io: quello dell’insegnante, nonostante le rotture di coglioni, i tempi morti, la pesantezza di testa in certe giornate, le assurdità e le incongruenze, certa intollerabile incompetenza e fortunatamente poche piccole frustrazioni del tutto tollerabili, beh, quello dell’insegnante è un mestiere privilegiato.
Datemi retta.

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