Toby, segretamente detto Rapino

Lui è Rapino.
O meglio, sarebbe Toby, ma l’ho scoperto solo mesi dopo, quando un’amica l’ha chiamato per nome mentre ci diceva che è il gatto di suo fratello.
Mesi prima, invece, mentre passeggiavamo per l’orto, aveva una gran voglia di giocare e si emozionava per tutto, specialmente per le piante di rape fiorite attorno alle quali saltava in cerchio come un pazzo. Poi ci ha seguiti nell’uliveto, tenendosi dietro di noi a cinque o sei metri, salendo sugli ulivi a tenerci d’occhio come una sentinella pellerossa, finché vinta la timidezza non si è persuaso che fossimo innocui e si è deciso a giocare con noi.
Ora è cresciuto ma pattuglia sempre l’orto e l’uliveto; a volte lo incontriamo. Io lo chiamo Rapino, lui mi osserva e ho quasi l’impressione che faccia un sorrisetto complice.
Loro non lo sanno, ma non si chiama Toby.
Toby è un nome da cani.
Lui è Rapino, la sentinella indiana.

Shot on Pentax MX, Ilford HP5+

Inch

Inch – Dingle Paeninsula, Eire.
La duna della minuscola penisola di Inch, Pasqua 2006. Dieci minuti dopo, nello scendere dalla duna, la Nikon 5700 mi si sarebbe riempita di sabbia bloccandosi. La YashicaMat fortunatamente no.
The dune of the tiny Inch paeninsula, Easter 2006. After ten minutes, running down the dune, my Nikon 5700 would have been filled with sand, getting stuck. Luckily, my YashicaMat did not.

Shot with a YashicaMat on Ilford HP5+ 400. Scanned with Epson V500.

Dingle map: