Ma p’tite Marseille

Certi giorni Piombino mi ricorda Marsiglia.
Quell’aria incerta di confine tra vivere e sopravvivere,
il senso di appartenenza e i muri di sbarramento,
la voglia di un futuro e la rassegnazione del presente;
tutti qui, chi da generazioni e chi appena da ieri
ognuno che parla la sua lingua, ognuno che usa le parole che ha imparato
come fossero sue da sempre.
E’ autunno per tutti,
che tu parli piombinese, francese, tunisino, napoletano o romeno.
L’autunno di questa piccola Marsiglia, sperando che l’inverno non bruci,
che si riesca anche stavolta
a vedere la falesia fiorita.