Orto 2016

L’orto di quest’anno ha il tempo dalla sua. Complici la pioggia e le temperature abbastanza alte, le piante non hanno praticamente mai patito la sete e hanno anche avuto un clima ideale per lo sviluppo. Considerato che a marzo c’erano ancora da sfare le canne dell’anno passato, ora siamo a giugno e i pomodori pendono a grappoli, le patate sfiorano il chilo, i cetrioli occhieggiano dal graticcio; abbiamo già mangiato un sacco di zucchini, fatto una tonnellata di marmellata di lamponi e tutto sembra procedere per il meglio. Ecco qualche foto. This year’s vegetable garden has weather on its side. Thanks to the rain and warm weather the plants never felt thirsty and have also grown in a perfect climate. Just think that in March, last year’s tomato supports were still there, now we’re in June and tomatoes hang in bunches, potatoes almost weigh a kilogram each, cucumbers peep out of their trellis; we already ate many zucchini, made a ton of raspberry jam and everything just seems to proceed as best as it can. Here are some photographs.

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June 2016

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Orto 2015

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Quest’anno l’orto è meraviglioso. Iniziato per tempo, preparato da un bellissimo testo sulla permacultura e ragionato con attenzione.
A maggio già mangiavamo verdure deliziose.
A great vegetable garden this year. I started in time, prepared by a wonderful book on permaculture and I carefully designed it.
In May we were already eating delicious veggies.

2015.03.24-120426 2015.03.31-131452 2015.05.06-183121 2015.05.06-183252 2015.05.06-183300 2015.05.13-180548 2015.05.13-180649 2015.05.19-185200 2015.05.19-185220 P1040751 P1040803 P1040831 P1040990

Orto 2014

Primavera 2014. Questo è l’orto dopo l’inverno. Tra pochissimo nasce Olivia quindi bisogna che mi porti avanti col lavoro. E allora cinque file di patate sono già interrate, debitamente concimate con stallatico maturo e coperte di paglia ma al momento ero senza macchina fotografica quindi niente foto. Per ora sono a dimora le cipolle nuove, con cinque secchi di letame; l’insalata sotto la rete delle olive per non farla beccare malamente dai merli; L’origano selvatico trapiantato l’anno scorso è in forma smagliante; è pronto il semenzaio dei peperoncini e la veccia, che sotto vedete rigogliosa, è già stata sfalciata prima di interrarla e preparare il terreno per i pomodori che il cielo solo sa come farò a piantare, ad aprile.
Auguratemi buona fortuna!

Braccia rubate all’architettura

In momenti in cui il lavoro, per usare un eufemismo, scarseggia, cosa c’è di meglio che dedicarsi all’orto? Un’attività salutare, che riattiva il fisico e resetta il cervello, oltre a fornire un’abbondante dose (se siete bravi!) di verdure e frutta di pronto consumo. Io l’ho fatto e lo faccio con soddisfazione. Basterebbe anche un terrazzo ma con un pezzetto di terra è anche meglio.
Mentre si fanno le semine in semenzaio e si prepara il terreno, il tempo “libero” si impegna per le potature. Un bel divertimento quando c’è da usare la mia ryoba, ovvero la sega giapponese a trazione.
  Poi c’è da sbarazzarsi dei sassi, e da queste parti di sassi nel terreno ce n’è tanti.
Questo era il pezzetto di terra prima dell’impianto e con le patate messe da un mesetto.
Occorre sterrare tutto quanto. Prima le vecchie rape, poi qualche finocchio rimasto dall’inverno passato, ancora buono.
Poi c’è da dissodare a vanga, zappare per rompere la zolla, portare diversi secchi di stallatico, mescolare sempre a vanga e preparare per la piantumazione. I pomodori si mettono in genere nel solco, per semplicità di irrigazione. Io invece ho voluto piantarli in un dosso di terra smossa, in modo da poterci stendere con facilità il telo, che blocca le erbacce e minimizza l’evaporazione dell’acqua, e anche per permettere alle radici di costruire un solido pane di ancoraggio nel terreno leggero che rendesse le piante stabili e massimizzasse l’assorbimento radicale. Quassù nessuno mette i pomodori così. Tutti nel solco. Peccato però che il terreno sia duro. I risultati del mio metodo li vedrete poi 🙂 Questo è l’impianto delle file di pomodori.
Ovviamente  non poteva mancare una fila di fragole, che di anno in anno va rinnovata e sarchiata.
Nella zona meno assolata si mette l’insalata, in rotazione di crescita in modo da averne sempre di fresca e pronta da cogliere. Anche qui il telo forato salva la vita.
Volete i cetrioli ma non li digerite? Nessun problema: c’è il cetriolo BURPLESS!
Nel frattempo le patate sono cresciute e fioriscono. I fiori della patata fanno uno spettacolo bellissimo nell’orto, oltre alla borragine che cresce in quantità.
Zucchini ad alberello di Sarzana. Ora che è stagione diventa difficile star dietro al ritmo di produzione. Diciamo che si fa la cura, di zucchini. Queste piante a differenza di quelle normali tendono a produrre una sorta di fusto verticale e si alzano dal terreno, sono iperproduttive e gli zucchini non marciscono perché non toccano terra.
 Ma ora è anche la stagione dei lamponi. Anche la siepe di lamponi, che d’inverno diventa solo un groviglio di stecchi spinosi, dopo la potatura drastica e l’eliminazione delle piante secche è diventata la consueta giungla di foglie. I polloni la rimpinguano naturalmente quindi più che da rinnovarla c’è da contenerla. Il pro è che anche di questi, quando iniziano a maturare, ce n’è a chili. L’ultima volta ne abbiamo raccolti 750 grammi in un quarto d’ora, che sono diventati la marmellata della colazione.
 Io ve lo dicevo che i pomodori nel dosso vegetano bene. Questi tra una settimana – dieci giorni saranno maturi. In tre file abbiamo Cuore di bue, Canestrino di Lucca, Pearson, Datterino, Ciliegino, Strombolino e Salentino.
Ecco, ricordate la prima immagine del terreno? Ora è così.
Da piccolo, il mio preferito è sempre stato questo:
Sapevo che mi sarebbe servito!

Orto – Week 3

Trascorsa la terza settimana inizia il consumo: nel panino con l’arrosto, in insalata, come antipasto. I ravanelli fanno spazio ad altri ravanelli, la misticanza che si toglie aiuta a diradare e lascia crescere quella che resta, il basilico viene cimato e infoltisce.
Nel frattempo nella terza conca sono stati messi altri ravanelli e della cicoria bassa e nella quarta una pianta di zucchine e due di peperoncini Chiluacle Rojo.
Enjoy 🙂

la menta
nuovi ravanelli
peperoncini e zucchina
misticanza
ravanelli!
farcitura del panino
insalata mista con basilico
i ravanelli appena germogliati
misticanza
le nuove piantine di cicoria