E’ iniziata la stagione

Di cosa? Ma degli asparagi, ovviamente! E ora non c’e’ girata, passeggiata, qualsiasi spostamento durante il quale l’occhio non scatti alle piante d’asparagina appena si presentano.

E poi la doverosa trasformazione dei prelibati turioni in ottimo e abbondante condimento per la pasta, un filo di scalogno fresco, un coltello affilato, un bel tagliere di legno e tutto ti sorride. Me lo dite voi come si fa ad essere nervosi in questo periodo? Vivo circondato dal nervosismo, mi viene un dubbio: ma stare beati e tranquilli non sara’ mica il fattore scatenante???

Poi te ne vai a fare un giro al mare, dove sai che si’, piante d’asparagina ci sono ma non e’ il terreno adatto, inutile guardare che tanto asparagi non se ne trova. Peccato sia il substrato ideale per i porri…! Come si fa? mica si possono lasciare li’, accidenti. Ed ecco che tiri fuori il tuo bel coltello da pastore còrso, quello col manico d’olivo – cosi’ non ti devi preoccupare che si sciupi – che tieni sempre in tasca, e ti dai da fare. Poi basta andare giu’, dove le onde sciabordano tra gli scogli, a lavarti un po’ e pulirli prima di tornare. Perche’ se fai i porri sappilo, ti riempirai le mani di fango sottile e molliccio, come una vernice.
Ma che profumo, roba da non credere. Il sole sta scendendo dietro a Capraia, lo Scoglio del Falcone si staglia, sulla cima qualche gabbiano. Ora di tornare a casa, uscire a fare due passi dopo aver accompagnato Elena al treno (sigh), per fare due foto e vedere se si incontra qualcuno.
Domani frittata, statene certi!